FRASCATI E I CASTELLI ROMANI VISTI DELLA DAMA DI COMPAGNIA DELLA REGINA VITTORIA



Frascati, disegno di Lady Burlington
Gli schizzi di Lady Blanche Georgiana Burlington

di Emanuela Bruni

 Questa è’ una storia pittoresca, di lady, duchesse, principesse e regine.  E si sa le nobildonne allora, nei primi quarant’anni dell’ Ottocento, amavano dipingere e disegnare. Alcune lo facevano con ottimi risultati come Georgiana, la duchessa del Devonshire, ma questa è la storia di Blanche, la nipote dell’affascinante duchessa del Devonshire protettrice delle arti e amica del Nibby e del Canova, che se non fosse morta a ventinove anni forse avrebbe ripercorso le orme della nonna.
Blanche era nata l’11 gennaio del 1812. Amatissima in famiglia in particolare dallo zio, il VI duca di Catshworth, ambasciatore, a San Pietroburgo, già grande appassionato e collezionista d’arte, tanto che ancora oggi la sua residenza è una delle più importanti collezioni d’arte d’Inghilterra, la giovane crebbe in un ambiente raffinato e nobile.
John Lucas, Ritratto Lady Burlington
La vita di Blanche Georgiana però sembra iniziare per gli annali di storia inglese con il suo matrimonio celebrato nel 1829. Per marito suo cugino William, scienziato e uomo di cultura che non si riprenderà mai dalla sua morte precoce, avvenuta undici anni dopo. Un dolore profondo che condividerà con lo zio di Lady Burlington perla perdita della sua “sposa bambina”. Segno che Blanche era affascinante, bella e colta quanto la sua nonna materna, la famosa duchessa del Devonshire che fu donna di grande bellezza e di altrettanto fascino e carisma, dettando legge in fatto di moda, aperta e cosmopolita costruì attorno a se un salotto di letterati e politici. La storia di Lady Burlington, al secolo Blanche Georgiana Howard, affonda, dunque, le radici in 14 generazioni, una fitta storia di reti e rapporti familiari, un intricata parentela d’altro rango che come Lady of badchamber allietò spesso le giornate della Regina Vittoria. Le due si conoscevano presumibilmente dal 1832, quando l’allora Principessa Vittoria andò in visita nel castello di Chatsworth per ammirare i giardini disegnati da Capability
 Brown e soprattutto la galleria di sculture di Antonio Canova. La cultura italiana, l’opera, l’arte e l’archeologia del resto in quegli anni, oltralpe, erano di gran moda e anche suo marito, rettore dell’Università di Londra e Cambridge, come immaginiamo condivideva amicizie e passioni culturalmente importanti. E proprio dai diari della principessa poi diventata Regina riusciamo a immaginare che Lady Burlington parti per l’Italia nell’ottobre 1838. Infatti i diari della prima inquilina di Bukingham Palace riportano in data 8 ottobre 1838 le difficoltà che Blanche avrebbe avuto ad affrontare una lunga assenza da casa data la cagionevole salute di uno dei suoi figli e che lei stessa le aveva consigliato di rinunciare. Fatto è che la regina non citerà più la presenza di Lady Burlington a corte ne nelle sue uscite all’Opera sino al giugno 1839. E molte notizie indirette del marito lord Williams confermano il viaggio in Italia. Lady Blanche forse partì con i cugini Carlisle per l’Italia.
Certamente visitò Roma e la campagna romana, su
  fino a Frascati e Castel Gandolfo, insomma il tour classico di quegli anni, iniziato naturalmente entrando dalle Alpi giù per il lago di Como e l’Isola Bella. L’itinerario come si vede da alcuni disegni recentemente pubblicati fu il classico Lago di Como, Firenze, Roma e castelli romani. Tornarono a frequentare l’alta società di Londra nel giugno 1839 come riportano le cronache mondane della regina.
Quando Lady Blanche rientra nel suo ambiente regale ma ci resterà per poco. A dicembre la Regina Vittoria annota che le ha scritto e ad aprile del 1840 annota sul suo diario che “Lady Burlington being so bad”, è malata. Il 27 aprile 1840 Lady Blanche Georgana muore e la Regina annota: “Ho appreso che la povera Lady
  Burlington è morta questa note alle 3. Non posso spiegare come sono dispiaciuta. Lei era tra le creature  più care e deliziose  Non posso credere che sia morta. Che perdita terribile per suo marito, sono stati così felici insieme, per i suoi 4 piccoli bambini, fratelli sorelle e madre!”.
Alla sua morte il dolore fu grande per il marito e lo zio le sue ceneri riposano ancora a Cathsworth in un'urna di marmo con scritto semplicemente Blanche., nel 1841/42 Johon Lucas dipinse il ritratto, che ancora campeggia nel castello, mentre la sua amica
Caroline Sheridan (1808–1877)scrisse un sonetto in sua memoria.


Since  in the pleasant time of opening flowers
That flow'r, Her life, was doom'd to fade away,
Since Her dear loss hath shaded lovely hours,
And turn'd to mourning all the smiles of May,
Henceforward when the warm soft breath of Spring
Bids cowslips star the meadows, thick and sweet;
When doves are in the green wood murmuring,
And children wander with delighted feet;
When, by their own rich beauty downward bent,
Soft Guelder-roses hang their tufts of snow,
And purple lilacs yield a fagrant scent,
And bright laburnum droops its yellow bough;
Let that Spring-time be welcomed with a sigh,
For Her lamented Rake,—who was so young to die!
But since, in all that brief Life's narrow scope,
No day pass'd by without some gentle deed,
Let us not “mourn like them that have no hope,”
Though sharp the stroke,—and suddenly decreed;
For still, when Spring puts out her tender leaves,
And Nature's beauty seems to bud in vain,
(Since then the yearning spirit doubly grieves
With fresh remembrance of unconquer'd pain,
Returns the precious memory of all
The grace and goodness of that creature fair,
Whom it pleased God in early days to call
From this dim world of trouble, toil, and care,
And seldom is such bless'd conviction given
That She we mourn on Earth is now a Saint in Heaven!
 
 
.
 
 

Commenti

Post popolari in questo blog

CHI L'HA VISTO? LA FONTANA DI VERTUMNO A VILLA FALCONIERI

DALLA REGINA DI SARDEGNA AL CUSTODE DI TUSCOLO,LA STORIA DELLA CASINA FIRMATA VOSS

Le opere di Paul Ching Bor ispirate alle ville e alla storia di Frascati. Un omaggio a San Giuseppe Calasanzio