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ANNIVERSARI TUSCOLANI - 28 GIUGNO 1990 – IL GOVERNATORE CARLO AZEGLIO CIAMPI PONE LA PRIMA PIETRA PER LA NASCITA DEL CENTRO DELLA BANCA D’ITALIA DONATO MENICHELLA

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“Non è senza emozione che poniamo oggi le basi di quest’opera; essa sarà luogo di lavoro e punto di riferimento di nuove generazioni per molti anni a venire: possa anche qui trovare conferma lo spirito con il quale la Banca d’Italia, nella sua ormai secolare esistenza, è impegnata a svolgere la propria opera al servizio del Paese.” Con queste parole l’allora Governatore e poi Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, di cui quest’anno ricorre il centesimo anniversario dalla nascita, pose la prima pietra dei nuovi insediamenti della Banca d’Italia nel Comune di Frascati. Era il 1990. “Fu un importante risultato frutto di un grande impegno di tutte le controparti ricorda Vincenzo Gori   allora primo cittadino di Frascati. Iniziato alla fine degli anni Settanta. Il Centro Donato Menichella , era ed è una struttura imponente che sorge su 370mila metri quadri di terreno. Andai in Banca d’Italia più e più volte – ricorda lo stesso Vincenzo Gori – incontrando e predis

LE SCUDERIE ALDOBRANDINI ON LINE E I SUOI CENTO MILA CLICK; UN VOLANO D’ ESPERIENZA CULTURALE PER ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI TERRITORIALI

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Bilancio positivo a due mesi dal debutto del progetto “Scuderie Aldobrandini on line” voluto e realizzato dall’ Assessore alla Cultura del Comune di Frascati, Emanuela Bruni con le Associazioni e le Istituzioni culturali. I numeri parlano chiaro,   circa 100 mila visualizzazioni per circa 30 eventi autoprodotti e disseminati in rete da una decina di Associazioni cultural e cittadini singoli che hanno messo a disposizione la loro esperienza e professionalità. Nei mesi di lockdown tanti progetti culturali sono rimasti nei cassetti di molte Amministrazioni comunali di media o piccola grandezza, come Frascati. Tante Associazioni hanno dovuto cancellare la loro programmazione. Proprio in quel tempo sospeso, confuso e per certi versi indifferenziato della quarantena, continuare a fare cultura per il territorio è diventato ancor più importante, ma assai più difficile; senza mezzi economici, scarse risorse umane, nessun luogo pubblico aperto.   Mantenere uno spirito di comunit

GIOVANNI CIMINELLI, DALLA CAMPAGNA TUSCOLANA ALL’OPERA

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Frascati e Monteporzio sono assai vicini e durante la guerra gli sfollati non avevano certa residenza, cosi   la famiglia di Giovanni Ciminelli si era rifugiata con la mia in contrada Calandrelle, vicino Pilozzo. Giovanni era giovane, nato nel 1929, come tanti ragazzi che si trovavano li a lavorare la campagna per sbarcare il lunario di una vita difficile e di stenti come poteva esserlo sotto le bombe del 1943. La sua voce stava cambiando come tutti gli adolescenti fanno intorno ai 14 anni, E la voce di Giovanni si faceva già riconoscere, tenorile, e non è difficile immaginarlo cantare tra un filare di viti e l’altro. Poi finalmente arrivano i giorni della ricostruzione, inizio a studiare a tempo perso musica, indirizzando la voce come baritono, e Giovanni nel 1957 si presenta all’Opera di Roma per una selezione. La sua voce era potente anche se gli mancavano solidi studi venne selezionato iniziando così una solida carriera interpretando numerose opere verdiane. Un rapporto quello

Due Foto una storia: Pablo Neruda e le Dolci Olive verdi di Frascati.

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Pablo Neruda, il grande poeta cileno premio Nobel per la letteratura nel 1971, amò profondamente l'Italia. Neruda venne la prima volta a Roma nell'ottobre del 1950. Marxista convinto, Neruda, come dimostra il «Canto general», affrontava i temi di una poesia sociale ricca di un profondo calore umano che, grazie alla vena lirica, riusciva a smorzare i toni marcatamente propagandistici. In dicembre è di nuovo a Roma, dove incontra Renato Guttuso, Alberto Moravia, Elsa Morante, Emilio Sereni, Dario Puccini (il suo traduttore). Ed è probabilmente con  alcuni di questi   intellettuali che Neruda arrivò a Frascati nell’autunno 1951, come attestano le fotografie del poeta davanti alla Cantina Pugliesi (oggi Tezenis) mentre acquista le olive dolci  che tanto lo colpirono da scriverne una appassionata litica della raccolta I Frutti. Pablo Neruda e il venditore di olive davanti alla Cantina Pugliesi, Frascati 1951. Foto Antonello Trombadori  Le foto scattate da Antonello Trom

CANOVA E L’ERMA DI GIOVE, LE COLOSSALI SCULTURE DI GIOVANNI CECCARINI

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               In occasione della mostra Canova Thorvaldsen, la nascita della scultura moderna , svoltasi a Milano, grande rilevo ha avuto anche la statua di Giovanni Ceccarini raffigurante   Antonio Canova sedente in atto di abbracciare l’erma fidiaca di Giove, di proprietà del comune di Frascati. L’esposizione è stata un grande ed importante impegno culturale che ha acceso i riflettori non solo sui due grandi artisti ma ha affrontato anche una serie di tematiche non solo connesse al gusto artistico neoclassico. Ritratto di Antonio Canova, Particolare Di particolare interesse le importanti attività realizzative di atelier che ruotano intorno alla una scultura. E’ da questo punto di vista che Giovanni Ceccarini certamente può essere considerato un’importante innovatore soprattutto per la realizzazione di grandi gruppi scultorei, Importante esecutore, dunque, ma anche valente scultore. Nato nel 1790 a Roma, a diciotto anni circa viene premiato nei concorsi della scuola di