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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

La regina Cristina di Svezia e l'Eremo di Camaldoli

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…. Qui Cristina si propose di comandar calma al suo fervido ingegno al suo cor bollente… (Tullio Dandolo, 1853, ll settentrione dell'Europa e dell'America nel secolo passato) Gli “accampamenti di Dio”, vale a dire i raggruppamenti delle casette camaldolesi nei rispettivi cenobi, ancora oggi esistenti a Camaldoli, in passato ospito eremiti ma anche personaggi illustri come il cardinale Passionei e la regina Cristina di Svezia che nel 1656, ormai convertita al cristianesimo, accompagnata da un gruppo di uomini e donne, fu ammessa al luogo tramite dispensa papale. Nella foto un dipinto di GASPAR DOUGHET Veduta dell’eremo di Camaldoli presso Frascati, 1670-1675 collezione Cariplo. Il monastero di Camaldoli, nei pressi di Frascati, immerso nella fiorente vegetazione boschiva dei Castelli, edificato agli inizi del Seicento grazie agli auspici di papa Paolo V. L’artista inserisce la veduta dell’eremo in un ambiente pastorale, con la consueta scena di genere dei du

MAGICI PAESAGGI TUSCOLANI DIPINTI DA ILLUSTRI PENNE/KAREN BLIXEN

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I Castelli Romani e Frascati sono stati spesso scenario in cui ambientare racconti, romanzi e novelle o più semplicemente in cui, gli scrittori, hanno fatto muovere personaggi fantastici o reali. Così è per l’intrigante Pellegrina Leoni, nata dalla penna di KAREN BLIXEN nel 1934. La scrittrice danese (1885-1962), di cui ricorre quest’anno il cinquantenario della morte, con una vita complessa ed avventurosa che si riflette nella sua opera più nota: La mia Africa, visitò Roma per la prima volta nel 1914 con il fratello Thomas. La scrittrice si rivela al mondo letterario a cinquanta anni, clamorosamente, negli anni '30 con le Sette storie gotiche. Una raccolta di storie, sulla scia della miglior letteratura ottocentesca del genere, intrise di fantasmi, figure e situazioni con sfondo sovranaturale. Così è anche per il racconto I SOGNATORI. Protagonisti Lincoln e Pellegrina Leoni, grande cantante d’opera che, dopo un incendio alla Scala di Milano, perde la voce e decide di vivere, l

MONICA VITTI A FRASCATI

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Un tango passionale, un duello scabroso e a seni nudi con una baronessa interpretata da Sylva Koscina, una dichiarazione d’amore tra le ortensie e i platani orientali di Villa Aldobrandini ma anche giovane che convola a nozze nella Cattedrale di San Pietro insieme alle sue amiche di scena Sandra Mondaini e Bice Valori. Monica Vitti a Frascati possiamo ricordarla così con le scene di Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa, film del 1970 diretto da Marcello Fondato per cui vinse un David di Donatello e Le Dritte, pellicola in bianco e nero del 1958 di Mario Amendola con Franco Fabrizi, Paolo Panelli, Riccardo Garrone e Memmo Carotenuto. Dalla commedia all’italiana in parte girata a via Annibal Caro e sul sagrato della Cattedrale al film sulla vita di Ninì Tirabusciò, che prende il titolo dalla celebre canzone che rievoca i primi anni del XIX secolo: dall'assassinio del re Umberto I del 1900 all'entrata dell'Italia in guerra nel 1914. I saloni e i giardini di villa