MONICA VITTI A FRASCATI

Un tango passionale, un duello scabroso e a seni nudi con una baronessa interpretata da Sylva Koscina, una dichiarazione d’amore tra le ortensie e i platani orientali di Villa Aldobrandini ma anche giovane che convola a nozze nella Cattedrale di San Pietro insieme alle sue amiche di scena Sandra Mondaini e Bice Valori.
Monica Vitti a Frascati possiamo ricordarla così con le scene di Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa, film del 1970 diretto da Marcello Fondato per cui vinse un David di Donatello e Le Dritte, pellicola in bianco e nero del 1958 di Mario Amendola con Franco Fabrizi, Paolo Panelli, Riccardo Garrone e Memmo Carotenuto.
Dalla commedia all’italiana in parte girata a via Annibal Caro e sul sagrato della Cattedrale al film sulla vita di Ninì Tirabusciò, che prende il titolo dalla celebre canzone che rievoca i primi anni del XIX secolo: dall'assassinio del re Umberto I del 1900 all'entrata dell'Italia in guerra nel 1914.
I saloni e i giardini di villa Aldobrandini sono il set delle vicende amorose e di vita ispirate alla vita di Maria Campi, nota soubrette della Belle Époque famosa per la “mossa”. La magistrale interpretazione di Monica Vitti fa di Ninì Tirabusciò non solo una figura di artista ma anche una donna ribelle e anticonformista in un'epoca di perbenismo borghese in cui la famosa "mossa", più che strumento di seduzione, diventa satira al comune senso del pudore oltre che sfida all'ordine costituito. Le scenografie di Flavio Mogherini e la fotografia di Carlo Di Palma contribuisco a ricreare le atmosfere e gli umori dell'epoca. Particolare la scena del duello a seno nudo tra la protagonista Monica Vitti e una nobildonna torinese interpretata da Sylva Koscina.
Nella Villa Aldobrandini sono state girate diverse scene del film ed in particolare quelle che mostrano l'ascesa sociale di Ninì mentre il giardino segreto fa da scenario alla storia d'amore con l’ ufficiale piemontese.
I grandi camini, le statue barocche e romane, il busto o di Papa Clemente VIII e il grande dipinto del Parnaso con Apollo e le Muse s’intravedono nelle scene di una grande e sfarzosa festa girate nel salone del piano nobile con l'esibizione di Ninì e del suo compagno in un ballo che provoca scompiglio tra gli illustri invitati. Non mancano naturalmente le scene girate al Teatro delle acque: alla Scala d'Acqua con le due colonne tortili, gli scenografi del film hanno aggiunto alcuni busti posticci. Intorno alla Vitti ruotano i grandi del cinema e del teatro italianao: da Gastone Moschin a Carlo Giuffré, da Salvo Randone a Peppino De Filippo, da Nino Taranto ad un giovane Lino Banfi.
Di tutt’altro genere le sequenze umoristiche de Le Dritte Ofelia, Etna e Rina tre amiche diverse per temperamento e carattere, che nutrono però gli stessi sentimenti e la stessa aspirazione: il matrimonio. Monica Vitti interpreta Ofelia, cerebrale e sofisticata proprietaria di una boutique. ; Etna semplice e materna, è infermiera: Rina è donna di casa. Le scene girate a Frascati concludono la pellicola in cui malintesi e gag si alternano come quella del fidanzato di una delle tre che sotto gli effluvi di una pozione si lancia a baciare tutte le donne che incontra, giovani e vecchie. Sullo sfondo le scalee e villa Torlonia ancora con i ponteggi della ricostruzione agli esterni. Il lieto fine ha come scenografia la facciata della Cattedrale di San Pietro dove le tre amiche convolano felicemente a nozze.
I film sono liberamente visibili online.

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