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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

ARTISTI E MUSE DIMENTICATI. FRANZ LUDWIG CATEL, VITTORIA CALDONI E IL GIOVANE FULVIO MEROLLI

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 Si è svolta la settimana scorsa alle scuderie Aldobrandini di Frascati la manifestazione di premiazione delle borse di studio Franz Ludwig Catel. Non tutti sanno, ne sapevano in sala, che anche un giovane scultore tusclano, Fulvio Merolli, l’ ha vinto qualche anno fa(di lui ricordo il bassorilievo per le Scuole Pie e la scultura realizzata con altri artisti a Villa Sciarra intitolata Megatterre). Come del resto difficile è stato capire, nel contesto della premiazione chi fu Catel e l’eventuale legame col territorio tuscolano. Ma chi era Franz Ludowig Catel? Per chi non è riuscito a saperlo l’altra sera Catel(1778-1856), berlinese, figlio di un giocattolaio si stabilì a Roma nel 1811 trovando la sua fortuna di pittore e chi oggi si trova a passeggiare per Trastevere, può imbattersi in quel Pio Istituto Catel che il pittore tedesco volle eretto proprio con il suo patrimonio e che dal 1873 aiuta, con il nome artisti tedeschi ed italiani, promuovendo concorsi e borse di studio. E

GEORGE SAND, LA RAGAZZA DI ALBANO E VITTORIA CALDONI

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   da Horace Vernet, Vittoria d'Albano, particolare  Preferiva il lago di Nemi piccolo e più selvaggio, ma arrivata ad Albano, ergendosi sopra la “desertica” campagna romana che tanto l’aveva fatta soffrire, certamente ammirò il verde e i maestosi lecci delle Gallerie. George Sand, foto Nadar Ne La Daniella, George Sand, lo chiarisce bene: “ Je donnera préférence au petit lac Némi, dont le cadre n'est guère plus grandiose que celui du lac Albano, mais dont ies rives sont adorablement jolies .» . George Sand già prima del suo viaggio del 1855 nei Castelli Romani, conosceva bene Tuscolo tramite le opere del Canina, e, di Albano, certamente aveva approfonditamente studiato le donne ritratte dai tanti artisti che passarono tra i boschi i vicoli e le rive del lago. Ancora nel 1866 scriveva e ricordava in: « ce ne sont pas les femmes d'Albano, c'est autre chose c'est moins beau et plus touchant ». Albano dunque ricorre nei suoi scritti letterari ma no