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Visualizzazione dei post da 2014

LA TREGUA DI NATALE, LA VIGILIA SUL FRONTE DELLA GRANDE GUERRA

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Accadeva 100 anni fa, ma sino al 2005 l’evento era passato in sordina, considerato sconveniente. Poi , un film, Joyeux Noël, ha ricordato i fatti del primo natale dei fanti della Grande Guerra. Era il 24 dicembre 1914. Ad agosto era scoppiata la guerra e l’Italia non era ancora un paese belligerante, il conflitto doveva essere un conflitto breve, poche settimane e sarebbe tutto finito. Invece presto si impantanò in una logorante guerra di trincea dove i soldati rimasero inchiodati, tra improvvisi assalti e furiosi contrattacchi. In dicembre le operazioni languivano, sulle Fiandre era caduto il gelo, i fanti pensavano alle loro case, agli affetti, agli amici, a cui erano stati strappati. Così la notte della viglia, lungo il fronte nei pressi di Ypres, alcuni soldati tedeschi iniziarono a sistemare decorazioni nelle loro trincee e intonare canzoni natalizie. Britannici prima, francesi poi risposero e poco. I canti si mescolavano nell’aria gelida della notte natalizia e mentre a casa

ELEONORA DUSE INTERPRETA CENERE DI GRAZIA DELEDDA, Il FILM ALLE SCUDERIE ALDOBRANDINI DI FRASCATI IL 23 DICEMBRE

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Grazia Deledda “ Il libro è Cenere di Grazia Deledda. E’ un bel libro su l’isola di Sardegna .” Scrive Eleonora Duse a sua figlia Enrichetta il 4 maggio 1916. “ L’ho letto una volta — mi ricordo —in tournée — tu, Enrichetta — eri ancora bambina — e tante cose che mi turbavano nel libro — noi le vivevamo. “ La trama del film drammatico, che verrà presentato il 23 alle Scuderie Aldobrandini, è tratto dall’omonimo romanzo della prima donna premio Nobel per la letteratura italiana, Grazia Deledda. Il film muto, l’unico interpretato da Eleonora Duse, vede la Divina non solo nel ruolo di attrice ma anche in quello di adattatrice cinematografica. Non solo, per l’occasione diventa anche produttrice cinematografica entrando in società con la casa Ambrosio di Torino. A partire dal 1912 fu colpita dalle immense possibilità dell'"arte muta", convinta che l'obiettivo della macchina da presa fosse "un vetro che vede le anime". Quindi cominciò a interessarsi alla sc

DACIA MARAINI E LE DONNE CHE HANNO FATTO L' ITALIA

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I I ll 17 marzo 2012 al Quirinale, alla presenza del  Presidente della Repubblica, si tracciò un bilancio delle Celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.  Con Roberto Benigni , Umberto Eco a far sentire la voce delle Donne che fecero l'Italia, anche la scrittrice Dacia Maraini. Riporto qui il testo del suo discorso in attesa di sentirla parlare il 23 dicembre alle Scuderie Aldobrandini di Frascati, sul rapporto tra Eleonora Duse e Cordula Poletti, due donne molto significative dell'Italia della Belle époque. Questo testo invece  inquadra la situazione femminile soprattutto degli anni precedenti, di quelle donne che scesero in campo spesso a combattere come Peppa la Cannoiera a Catania, o Colomba Antonietti a Roma. " Per me il cento cinquantenario dell’Unità d’Italia è stata una bellissima occasione per rivedere la storia del nostro paese, ristudiare il nostro passato, capire meglio gli eventi che hanno preceduto e seguito l’unificazione del 1861. Dal

ELEONORA DUSE, GABRIELE D'ANNUNZIO E LA STORIA DE LA REINA ROSANA A FRASCATI

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C'è sempre un testo nelle grandi storie d'amore. Quella che verrà raccontata oggi alle 16 nella Sala degli Specchi del Comune   di Frascati è quella di un testo teatrale antico,  Eleonora Duse e Gabriele D'annunzio.  Nel 1871 Alessandro D'Ancona(1835-1914) , critico letterario, politico e uno studioso delle tradizioni popolari trova un antico cantare teatrale 'La leggenda de la Reina Rosana' e lo pubblica in 157 copie. Il libro, con una tiratura ridotta diventa una rarità. Eleonora Duse ne acquistò una copia da regalare al suo grande amore, Gabriele D'Annunzio - che vuole convincere a iniziare a scrivere teatro per lei. A parlarne oggi saranno Luigi Lombardi Satriani, storico della letteratura popolare e antropologia culturale e Massimo Mele che oltre ad essere Accademico dell’ Istituto Arte bizantina, è autore e studioso di storia del teatro. La Leggenda de la Reina Rossana sarà letta da Monica Porcellato e Luigi Santini .

La terracotta di Claudia Giannuli dal 13 dicembre alle Scuderie Aldobrandini di Frascati

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La semplicità apparente delle donne, un po’ manga un po’ fumetto tridimensionale, è la protagonista delle opere scultoree di Claudia Gianulli. Le sue figurine fittili, di terracotta, ad un primo sguardo, sembrano personaggi usciti dalle pagine dalla saga nipponica di Naruto Tenten, di lontano si sente l’ eco del più classico fumetto belga, Tintin. Donne che arrivano dritte al cuore e vanno oltre: giù, giù infondo al vissuto di tante. Il mondo di Claudia Giannuli mi ha catturata: curiosavo semplicemente tra le opere che prossimamente saranno in mostra per la Biennale della Ceramica alle Scuderie Aldobrandini di Frascati, e, ad un tratto è accaduto, una incredibile fascinazione m’ha rapita, portandomi in un mondo che lascia poco spazio al pur evidente godimento estetico, per approdare in mondi attuali e pur ancestrali. Sculture di piccole dimensioni che arrivano ad una estrema sintesi formale e di linguaggio. A Frascati Claudia Gianuli sarà presente con   Drag & drops, opera del

Dicembre in Acquerello: mostre a Genazzano e all'Archivio Centrale dello Stato

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Il Castello Colonna di Gennazano e poi l’archivio Centrale dello Stato ospiternno rispettivamente il 6 e il 13 dicembre prossimi due mostre dedicate all’Aquerello organizzate   dall’ARA - Associazione Romana Acquerellisti   che nata meno di un anno fa da 15 artisti oggi ne conta più di 40.  Il progetto nasce per diffondere e promuovere la pittura ad acquerello ad ogni livello sul territorio nazionale e internazionale, tramite iniziative, progetti ed eventi volti a tutelare la tecnica dell’acquerello. Sulla scia del grande contributo dato nel secolo scorso da Enrico Coleman e da Ettore Roesler Franz all'arte figurativa e alla diffusione dell’immagine di Roma, l’ARA si propone di restituire a questa tecnica pittorica il prestigio e il ruolo centrale già avuti con le importanti e numerose scuole operanti nei secoli scorsi nella Capitale. Tra i vari artisti anche Michelle Smith, anglo-australina, tuscolana nel cuore, appassionata e raffinata sostenitrice delle bellezze dei Cas

Palle da collezione

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  Verdi, rosse gialle e blu, che palle, quelle di Natale! All'origine l'albero era addobbato con dei frutti, soprattutto mele rosse e arance. Poi poco a poco con il passare degli anni le decorazioni si sono trasformate. Nell' anno 1830, a Lauscha (Germania) si iniziò a produrre kugels, palline di vetro, destinate a proteggere la casa dagli spiriti.    I Kugels sono la prima forma di decorazioni natalizie in vetro. Anche nell'Inghilterra vittoriana e nella Francia l'uso di scacciare streghe e spiriti apponendo amuleti alle finestre si tramutò.  Q uesti amatissimi addobbi venivano appesi alle finestre per allontanare gli spiriti maligni e le streghe. La tradizione risale al XVII secolo.  Le prime palle non erano scintillanti come oggi Solo intorno al 1850 , quando il vetro argentato diventò di moda anche le palline diventarono scintillanti. Fragilissime oggi i collezionisti fanno follie per quelle dell’(00 ma anche quelle degli anni ’50

Alle Scuderie Aldobrandini dal 13 dicembre torna la Biennale della Ceramica

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Claudia Giannulli Bianca Piva Il 13 dicembre prenderà il via BACC, la II edizione della Biennale D’arte ceramica contemporanea. Anche quest’anno le Scuderie Aldobrandini di Frascati saranno lo scenario in cui l’ Associazione Contemporanea presenta LA CERAMICA ALTROVE, questo il titolo della mostra curata da Jennifer Pignatelli. In esposizione opere di numerosi artisti: Gianni Asdrubali, Lucilla Catania, Giuseppe Ducrot, Andrea Fogli, Iginio Iurilli, Felice Levini, Oliviero Rainaldi e Michele Giangrande, Claudia Giannuli, Davide Monaldi, Sabine Pagliarulo, Bianca Piva, Tiziana Rivoni, Mara Van Wees. A cura di: Jennifer Pignatelli con la collaborazione di Sandro Conte In catalogo, interviste al Maestro Nino Caruso e Davide Servadei (Bottega Gatti di Faenza) Contributi critici di Valia Barriello, Francesco Paolo Del Re, Christian Caliandro, Roberto Lacarbonara, Lorenzo Madaro, Luciano Marziano, Massimo Mattioli. La mostra propone sculture realizzate in ceramica, terracotta e alt

Da Frascati a Castel Gandolfo in viaggio con Lady Burlington

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Importante spartiacque nella storia italiana del viaggio sono gli anni Quaranta del XVII secolo, quando le nuove straordinarie scoperte archeologiche di Ercolano (1738) e Pompei (1748) determinarono nuove coordinate negli itinerari italiani. Fino ad allora era stato possibile riconoscere i viaggiatori dalla loro provenienza e si parlava, a buon diritto, di viaggiatori inglesi piuttosto che francesi identificabili nel fatto che gli uni prediligevano Venezia, gli altri Roma, fin dai tempi di Rabelais. Intorno alla metà del Settecento si assiste, invece, a quella che è stata chiamata la 'internazionalizzazione' del Grand Tour (De Seta, 1982) che unifica gli itinerari (da nord a sud) incardinandosi intorno all'epicentro costituito dalle due città. L''internazionalizzazione' costituisce il risvolto materiale di un concetto sopranazionale dell'Europa, concetto tipicamente settecentesco, segno della cultura cosmopolitica che si sta affermando. Contes