DA MONTEPORZIO AD ATENE E RITORNO; IL GRANDTOUR DI SIMONE POMARDI PITTORE - Dall’11 aprile le opere in mostra nel Museo della Città


Viaggi romantici, peregrinazioni sulle orme della storia antica, alla ricerca del bello. Questa volta, la storia non è quella di un ingegno straniero in viaggio in Italia, non è il solito Grandtour. Questa volta il protagonista è un monteporziano, pittore acquerellista, appassionato e competente d’archeologia che si spinge sino in Grecia. Siamo nel 1804/6 quando Simone Pomardi attraversa il mare per andare ad Atene. Non è solo, è in compagnia di un altro spirito avventuroso amante dell’arte e dell’archeologia, un irlandese dilettante acquerellista di ricca famiglia, Edward Dodwell. Insieme realizzeranno un libro. Da quel viaggio Pomardi fece circa 600 opere tra disegni, schizzi e acquerelli. Del loro viaggio, tre anni fa si è occupato il British Museum di Londra allestendo una mostra che lo scorso anno è approdata a Roma con il suggestivo titolo: La riscoperta dell'Antico.

Di Simone Pomardi nato a Monte Porzio nel 1760 non si conosceva molto prima di ora. O meglio se ne era persa quasi del tutto la memoria, ricordo che oggi invece viene ridestato con la mostra che il Museo di Monte Porzio Catone presenterà l’11 aprile prossimo in seno alla manifestazione I WAS HERE – Storie e immagini di personaggi illustri nei castelli romani e prenestini, promossa dal Museumgrandtour – Sistema museale dei Castelli Romani e monti prenestini. Il nome di Pomardi era per lo più legato quello più noto del nipote, Alessandro Castelli, anch’egli pittore era invece nei primi decenni dell’Ottocento assai noto per le sue attività politiche legate ai moti del ‘48. Eppure lo zio a quei tempi era stimato e ricercato, lo fu da Antonio Nibby per l’illustrazione del Viaggio Antiquario nei contorni di Roma.
Nell’edizione del 1819, l’erudito spiega  che corredò il testo con piante e vedute: “….esattissime, servendomi, per le vedute di uno de’ nostri migliori artisti, e più intelligenti, il Sig. Simone Pomardi”. Che Pomardi fosse scrupoloso e serio nella sua professione è attestato anche da Francesco Peter che nel 1823 lo ricorda nella sua Dissertazione per l’ammissione alla Pontificia Accademia d’Archeologia, in relazione ad un suo studio su un recente ritrovamento di un antico orologio solare nella vigna Cassini nei pressi dell’Appia antica. Simone Pomardi negli anni 80 del Settecento si trasferì a Roma insieme al pittore sloveno Franci Kavčić/Caucigo, noto professore e direttore dell'Accademia di Vienna e a Josip Bergleri, rettore e professore dell'Accademia di Praga. I disegni di Pomardi, capricci architettonici e vedute dei dintorni romani, sono famose la veduta proveniente dalla Collezione Kaufman, oggi al Museo di Portsmouth, la veduta dalla collezione di Thomas Ashby, oggi nella biblioteca Vaticana. Nel 1819 furono pubblicati alcuni lavori relativi al suo viaggio in Grecia nel volume di Edward Dodwell, intitolato A Classical and Topographical Tour throug Greece, London 1819, Views in Greece., e un anno dopo , Pomardi stesso, pubblicò i suoi ricordi in un volumetto con una ventina di tavole.
Un testo che  evidentemente ebbe buona fortuna poiché nel 1822 Il discernitore: giornale Italiano di Notizie scelte, dedicò ampia parte della sezione viaggi ai suoi ricordi: Il ballo del fazzoletto, Quaresima greca, Il serraglio turco, Superstizioni delle ateniesi , Feste dei greci, Nozze di una donna albanese. Oggi finalmente Pomardi trova il giusto risalto nel suo paese natale. L’iniziativa che vedrà l’avvio sabato 11 aprile a Monteporzio Catone sostenuta dall’associazione Manacubba, prevede la presentazione dello studio biografico di De P.A. de Rose  e la successiva inaugurazione della mostra presso i locali del Museo. Una mostra-  ha spiegato alla stampa il Direttore del Museo Massimiliano Valenti - volta alla valorizzazione e divulgazione dei temi legati al territori che è stata possibile anche grazie ai numerosi prestiti di collezionisti privati.
 



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