GEORGE SAND, LA RAGAZZA DI ALBANO E VITTORIA CALDONI



 
da Horace Vernet, Vittoria d'Albano, particolare 
Preferiva il lago di Nemi piccolo e più selvaggio, ma arrivata ad Albano, ergendosi sopra la “desertica” campagna romana che tanto l’aveva fatta soffrire, certamente ammirò il verde e i maestosi lecci delle Gallerie.
George Sand, foto Nadar
Ne La Daniella, George Sand, lo chiarisce bene: “Je donnera préférence au petit lac Némi, dont le cadre n'est guère plus grandiose que celui du lac Albano, mais dont ies rives sont adorablement jolies. George Sand già prima del suo viaggio del 1855 nei Castelli Romani, conosceva bene Tuscolo tramite le opere del Canina, e, di Albano, certamente aveva approfonditamente studiato le donne ritratte dai tanti artisti che passarono tra i boschi i vicoli e le rive del lago. Ancora nel 1866 scriveva e ricordava in: «ce ne sont pas les femmes d'Albano, c'est autre chose c'est moins beau et plus touchant».Albano dunque ricorre nei suoi scritti letterari ma non solo. Ne parla anche nei suoi scritti di critica d’arte, Questions d'art et de littérature . A proposito delle Madonne di Raffaello scrive: « Il chercha et trouva tout simplement le type de la vierge de Judée dans une de ces belles créatures qu'on voit encore à Albano, à Laricia, à Gensano».
G.Sand di L. Calamatta
I vari quadri e disegni delle donne di Albano in un certo qual modo le faranno trovare la via della libertà e della notorietà. Era il 1831 quando Aurore scrive per la prima volta la parola Albano, lo farà insieme al suo uomo Jules Sandeau, con lui infatti la giovane Aurore Dudevant scrisse le prime novelle ( La Prima Donna; Rose e Blanche) non potendole firmare. I due condividono una stanza a Parigi, la passione per la scrittura e anche il nom de plume Jules Sand o JS. Con la sigla JS molto probabilmente la Sand scrisse di totale suo pugno La ragazza d’Albano. Contrariamente al titolo, però, la protagonista non è una donna di Albano e la storia non si svolge sulle rive del lago, bensì in un paesino della campagna francese. La ragazza di Albano è una modella ritratta da un pittore che nell’immaginazione della Sand rinuncia al matrimonio per abbracciare la via dell’arte. Insomma quasi una storia d’ispirazione autobiografica. Il quadro a cui si riferisce la Sand è quello di Horace Vernet esposto al Salon parigino del 1831 intitolato “Vittoria d’Albano”. In estrema sintesi la novella tratta della libertà artistica della donna, allora ben lontana da qualsiasi forma di affrancamento dall’uomo. La Sand parla metaforicamente di se stessa ma anche della notissima modella Vittoria Caldoni, protagonista appunto del quadro di Vernet, e quindi indirettamente della novella.

 

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