I CONTI IN ROSSO DI FRASCATI E LA SCIENZA NUOVA DI G:B. VICO
Frascati,
ahi quanto mi costi! Costò molto anche al Cardinal Ludovico Corsini. Così volle
far credere l’allora vescovo di Frascati, a Giovan Battista Vico (1668-1744). Ancor più costò al
filosofo che decise di vendere un suo gioiello “ un
anello che aveva, ov’era un diamante di cinque grani di purissima acqua…”
La cultura però, si sa, non ha
prezzo , e Vico, lienando l’anello racconta “ potei pagare la stampa, e la
legatura degli esemplari del libro, il quale perché me ‘l trovava promesso a divulgarlo, dedicai a esso signor
Cardinale.” Era l’estate
del 1725 e il “melanconico ed acre “
filosofo, come lui stesso si definiva, stava lavorando intorno ad uno dei
capisaldi della filosofia del secolo, quella che oggi chiamiamo la Scienza Nuova.
Anche allora pubblicare un libro aveva un costo, e gli intellettuali erano
sempre alla ricerca di mecenati: anche Giovan Battista che si era rivolto al
Cardinal Ludovico. L’ecclesiastico immediatamente aveva accolto la sua richiesta,
salvo poi, tornare sui suoi passi, nel giro di pochi giorni. Il motivo? Troppe
spese a Frascati. Così scriveva il Corsini, futuro Papa Clemente XII: “ Nella visita che io feci ultimamente della
mia Diocesi di Frascati, mi occorse di metter mano a molte esorbitanti spese (…).
Su questo confidential motivo (…) mi riprometto il di lei cortese compatimento
(…)”. Il
capolavoro di Vico, comunque vide la luce con il titolo Principi di una Scienza nuova dintorno alla natura delle nazioni e
fu arricchita nella seconda edizione del 1730 e nell'ultima del 1744. Naturalmente
la dedica al Cardinale che nel frattempo divenne Papa a cui il Vico non
tralascio di dedicare anche la seconda edizione.
(Fonti
Autobiografia G.B. Vico e lettera del Card. Corsini 20 luglio 1725)
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