A SPASSO CON JEAN HONORE FRAGONARD, A FRASCATI TRA BOSCHI DI PINI E GIOCHE D’ACQUA


Temi galanti, talvolta addirittura licenziosi, e i motivi intimi, cari al gusto degli "amateurs" borghesi del suo tempo, giochi nel verde, Jean Honore Fragonard, pensionato dall'Accademia di Francia, uno dei massimi interpreti del Rococcò francese, arrivò a Roma nel 1756, rimase sette anni appassionandosi della pittura del Tintoretto ma anche di Pietro da Cortona. Strinse amicizia con Hubert Robert con cui nel l 1760 passa l'estate a Villa d'Este in Tivoli e da quel soggiorno derivano i disegni che fanno epoca nella storia del paesaggio, tra Poussin e Corot, l’artista ritrae  un'Italia da scenario teatrale, con i suoi terrazzi, le sue ville, le sue fontane, i suoi cipressi.
Del resto annota Bergeret de Grancourt, con cui Fragonard torna in quei luoghi nel 1773, nel “joural de voyage: “il nostro artista ha approfittato di questo angolo di tipicamente italiano, dando un incantevole leggerezza ai platani antichi, ai viali di querce dal fogliame scuro. Il divertimento e il paesaggio di eccezionale qualità invece eccelle nelle escursionisti sulle terrazze delle ville di Frascati. Gruppi sparsi di pini popolano i prati. I viali, l'ombra, il fogliame, le fontane scroscianti e i numerosi scorci dei giardini all'italiana, sono tra le sue bellezze paesaggistiche. Nell’estate afosa del 1773 Fragonard torna con l’amico Bergeret a Tivoli e poi a Frascati. Qui si tratterranno una notte quella tra il 21 e il 22 luglio. Arrivano verso le 7 di sera di una giornata con il cielo coperto. Una fortuna non sentire l’afa ed il caldo. La prima tappa è villa Ludovisi- Conti. Salgono le scale e restano strabiliati dai giochi d’acqua del ninfeo. Poi al chiaro di luna si ritirano pianificando l’indomani. Di buon ora alle 6 del mattino iniziano da villa Aldobrandini restano stupiti del panorama e delle piante, belle sia d’estate che d’inverno. Il giro è classico dopo villa Aldobrandini passano a Mondragone e poi villa Taverna. Fragonard intanto fa schizzi, i suoi taccuini sono ricchi di particolari e vedute. Alcuni conservati oltreoceano come la Veduta di Villa Aldobrandini che fa parte della Collezione Frick di New York, ed alcune altre in collezione privata. Recentemente Paul Rosemberg  ha ipotizzato che anche alcuni paesaggi seppia con alti pini ad ombrello siano stati realizzati a Frascati .del resto erano proprio questi alberi ombreggianti e alti che destavano tanta ammirazione negli stranieri in visita al Tuscolo  e nelle ville. 
 

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