Proiezioni 23 e la scultura al femminile: film, libri e performances alla Casa dell'Architettura di Roma
Alla scoperta della scultura al femminile presso la Casa dell'Architettura di Roma. Sabato
21 ottobre in piazza M. Fanti 47 , a
Roma, si alza il sipario su Proiezioni23,
la rassegna di concerti, mostre, performance e proiezioni realizzati da
Acquario Romano SrL, in occasione e sotto l'egida de La Festa del Cinema di Roma. Ad aprire la manifestazione, dopo
l'inaugurazione della mostra "Lo sguardo e l'anima. 50 anni di
cinema nelle fotografie di Sergio Strizzi", le performance di Alessia Forconi e Merima Fetahovic, valenti scultrici, e successivamente, un focus
sulla grande scultrice francese Camille Claudel con la presentazione a cura di
Emanuela Bruni, del libro Mademoiselle Camille
Claudel e Moi di Chiara Pasetti.
Un testo e un soggetto da cui Mario Molinari ha tratto il film Moi
392 (2020) in proiezione alle ore 20.30.
Il filo di Arianna e
Legame-Simbiosi, sono i temi che Alessia Forconi e Merima Fetahovic
affronteranno insieme al pubblico in una performance live, aperta a tutti.
Il filo di Arianna, che vedrà in scena anche la ballerina Giulia Macrì, si articola in due fasi.
La prima in cui viene costruita la figura di Arianna, modellata in argilla a
grandezza naturale. Nella seconda fase, prima l'artista, e poi il pubblico costruiscono
il loro percorso labirintico, con un filo rosso attraverso le colonne
dell'Acquario Romano, un percorso libero segnato solo al centro da uno
specchio. "Il gioco del labirinto
diviene un rituale dove il percorso simboleggia il superamento delle nostre
difficoltà e paure -spiega Alessia Forconi- fino ad
arrivare al centro dove il Minotauro, rappresentato da uno specchio, e cioè dalla nostra stessa immagine ovvero da
ciò che di negativo c'è in ognuno di noi, segna la prima parte del percorso
dell'anima verso l'equilibrio del proprio sé." Il labirinto quindi diviene
un percorso simbolico che attraverso la nostra guida, Arianna, ci permette di
prendere atto che noi stessi siamo gli artefici e la causa della costruzione
del Dedalo."
Una riflessione sulla contemporaneità è invece il tema della performance di Merima
Fetahovic " Legame-simbiosi".
Attraverso la manipolazione della creta l'artista sottolina la sua
ricerca: la crisi del legame simbiotico con la natura. Durante la
perfomance sperimenterà, attraverso l' uso di varie texture su forme organiche
la pressante influenza della "macchina" sull'entità umana.
Imprimendo nella morbida creta oggetti della nostra vita quotidiana
lasciando una traccia, un imprinting dello "spirito del tempo", sulla
forma pura e originaria di volti umani. L'artista cercherà così di
sottolineare il concetto di come l'Uomo ormai proceda a passo
spedito verso il suo assorbimento con la tecnologia, creando un nuovo
"simbionte" dai tratti ancora tutti da definire.
Appuntamento alle 17 presso La Casa dell' Architettura, piazza Manfredo Fanti 47. Ingresso gratuito per tutte le manifestazioni.
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