GIORNALISTI ALL’ OSTERIA, HANS BARTH E LA PRIMA GUIDA ENOGASTRONOMICA D’ITALIA

 

Est! Est! Est! Italianischer Schenkenführer (Lipsia, A. Schwartz): è il libro che, nel 1900, inaugura la letteratura di viaggio enogastronomico,  un «vademecum e breviario del bere», così lo definisce l’autore tesso nella prefazione, per raccontare usi e costumi enologici delle città di Venezia, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma e i Castelli Romani, Napoli e Capri. E’ una prima «topografia delle osterie» italiane a cui ne seguirà un’altra 8 anni dopo dal titolo Osteria: guida spirituale delle osterie italianeA scriverla è Hans Barth, giornalista dal piglio provocatorio che dopo la laurea in filosofia a Zurigo, venne a Roma nel 1866 per collaborare con il «Berliner Tageblatt», noto giornale tedesco, per il quale sarà corrispondente per circa quarant’anni. Spaziando dalla storia alla politica, dalla cronaca alla ‘terza pagina’. E come giornalista era solito mescere inchiostro schietto, audace e critico sui propri giudizi: più volte mise a rischio i già delicati rapporti italo-tedeschi, beccandosi querele in quantità e rischiando anche l’espulsione dall’Italia. Se la cavò sempre con disinvoltura, per non dire con scaltrezza: a chi lo accusava di aver offeso l’Italia, inviava scuse rigorosamente su carta intestata «Sindacato per i Corrispondenti di Giornali – S. Silvestro, Roma», professando amore per la nazione che lo ospitava.


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