
Navigando ho trovato questo delizioso raccontino di Gandolin del 1919 in cui si narra di una giornata e di un pranzetto frascatano... Non si è mai abbastanza ignoranti. Fra i cavalieri della corona d'Italia, Ignazio Cipicchia era il più infelice di tutti, a causa del suo matrimonio con Felicetta Cobianchi, per quanto lei, poveraccia, osservasse scrupolosamente i suoi doveri di donna, di cittadina, di sposa e di futura madre di famiglia. Il cavaliere Ignazio Cipicchia, deponendo le sue sofferenze morali nel gilé d'un amico d'infanzia, gemeva con accento malinconico: — Ho sposato un'oca, credi, una vera oca.... ma che dico? Le oche hanno un'intelligenza qualsiasi, hanno perfino un posto nella storia.... Felicetta, invece, non è nemmeno un'oca.... io non ho il diritto di classificare questa santa donna in nessuna specie del regno animale, nè tra i vertebrati, nè tra gl'invertebrati.... — Ma che fa, tutta la giornata, in casa? non ...